Proseguiamo la trattazione del tema del risparmio energetico che abbiamo iniziato qui sviluppando l’argomento dell’isolamento: in questo post parleremo del problema delle infiltrazioni di aria fredda dall’esterno.
CONTROLLIAMO LA TENUTA DEI SERRAMENTI
Le infiltrazioni provenienti dalle finestre provocano dei rinnovi d’aria eccessivi, con relative dispersioni di calore. È buona norma controllare periodicamente lo stato delle guarnizioni poste sulle battute delle ante e, se necessario, sostituirle: ovviamente, se abbiamo vecchi modelli di serramenti che non hanno le guarnizioni è necessario provvedere alla loro installazione. Infine, piccole infiltrazioni d’aria dal telaio possono essere eliminate utilizzando il silicone.
ISOLIAMO LE SUPERFICI VETRATE
Quando le nostre finestre sono dotate di un vetro singolo è possibile:
- sostituire il singolo vetro con un doppio vetro e, dove possibile, aggiungere un secondo serramento dietro o davanti al vecchio;
- sostituire tutto il serramento con un altro già predisposto con vetrocamera;
- applicare tendaggi pesanti davanti alle finestre (non davanti ai termosifoni!);
- installare una pellicola solare riflettente sulle superfici dei vetri delle finestre. La pellicola, oltre a fare stare più caldi in inverno e più freschi in estate, garantisce la privacy durante le ore diurne, trattiene le schegge in caso di frantumazione del vetro ed evita il passaggio della radiazione ultravioletta.
CONTROLLIAMO LE DISPERSIONI DI CALORE DAL CASSONETTO
Il cassonetto è uno dei punti di maggiore dispersione di calore perché spesso non è isolato: isolare un cassonetto è un intervento semplico ed economico che può essere tranquillamente eseguito in autonomia. Il consiglio è di applicare un pannello di isolante sul pannello di chiusura del cassonetto.
In ultimo ricordo anche questa volta che, dopo aver effettuato un intervento di risparmio energetico, è fondamentale regolare nuovamente l’impianto di riscaldamento e di condizionamento.
Fonte: ENEA Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile
Link: http://www.enea.it
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